“Niente è più utile del sole e del sale“
Plinio il Vecchio
Se avrete mai un giorno la fortuna di trovarvi, sul fare del tramonto, a piedi o in bicicletta lungo il tratto di strada statale che collega Forlì a Cervia, un’impagabile meraviglia della natura si spalancherà davanti ai vostri occhi: muta nei colori passando dal grigio al rosa intenso, fino al rosso fuoco del tramonto. In questa distesa di acque, il sale ha sempre preservato il suo valore intrinseco. Sono le oltre 140 saline che lambiscono il percorso e che abbracciano come in un mare interno il territorio circostante, benvenuti nella città di Cervia!
Furono egli Etruschi, che da bravi navigatori, si insediarono in questo tratto dell’Adriatico, poi i romani e a seguire nei secoli, l’antica tradizione della raccolta del sale è stata preservata dalla passione, dalla fatica, dal lavoro e dalla perseveranza degli abitanti di Cervia. Oggi il Sale Dolce rientra a pieno titolo fra uno dei migliori Sali prodotti in Italia perché questo celebre oro bianco ha una ridotta presenza di sostanze amare quali solfati di magnesio, calcio, potassio e cloruro di magnesio e per questo risulta un eccellente prodotto privo di elementi chimici raffinanti che lo rendono piacevolmente gustoso.
La sua tradizione è profondamente legata alla storia del borgo marino di Acervi (mucchio) declinato poi in Cervia e legato alle attività del mare e dei suoi salinari. La storia di questo luogo potrete ripercorrerla partendo dal centro della cittadina dove una grande e bella torre squadrata di mattoni si affaccia sul lungo canale fungendo da collegamento tra il mare e le saline.

La Torre San Michele era antico punto di avvistamento dei pirati e ancora oggi rappresenta il trait d’union tra il percorso storico e quello marinaro. Il Quadrilatero, la Piazzetta Pisacane nei pressi la Cattedrale sono la storia legata alla tradizione del sale, mentre il Borgo Marina e il lungomare testimoniano il trascorso peschereccio della città. Luoghi ameni e ben conservati a testimoniare della storia e dell’identità che derivano anche dal Sale Dolce.
È infatti nel Museo del Sale che si rintracciano le origini della vita in salina e il complesso processo di coltivazione, estrazione e trasformazione del sale.

Il museo è ospitato all’interno dei vecchi magazzini di stoccaggio che si affaccia sul canale. Le imbarcazioni chiamate burchielle a fondo piatto sostavano proprio davanti ai magazzini per scaricare le enormi mucchie di sale bianchissimo di cui una parte destinata agli abitanti e ai salinari. Il fiore di sale invece prendeva la strada verso Roma poiché il Papa, proprietario per decenni delle saline, doveva esserne omaggiato ogni anno dopo la raccolta.
Il duro lavoro dei salinari consisteva nella raccolta manuale del sale emerso dalle vasche di evaporazione, caricato nelle carriole e accumulato in enormi montagne a cono. Sotto il sole cocente, le gambe immerse nell’acqua per ore ed ore. Oggi il bacino chiamato Camillone è ancora gestito secondo l’antico metodo artigianale e rappresenta una sorta di Museo all’Aperto il cui sale raccolto con gli antichi attrezzi e sistemi ha fatto si che nel 2004 fosse riconosciuto come presidio Slow Food. Nel 1697 non lontano da questa idrovora sorgeva la prima città di Cervia posta proprio al centro delle meravigliose saline di cui rimane solo l’antico edificio della chiesa della Madonna della Neve. Ma nella grande fatica dei salinai si ebbero fin dall’antichità anche risvolti positivi: la permanenza in acqua infatti fece notare ai lavoranti un beneficio nella salute delle loro ossa e articolazioni in quanto le proprietà saline delle acque stagnanti risultarono curative.
Oggi a Cervia è un must passare una giornata intera o concedersi un ciclo di terapia alle Terme dove c’è la più grande vasca di acqua salata d’Europa. Un’acqua dalle proprietà benefiche e che dona effetto levigante alla pelle grazie alla forte salinità.

Nel tempo il sale di Cervia ha anche sviluppato tutta una serie di declinazioni in vari prodotti che hanno arricchito l’offerta gastronomica fruibile nei numerosi ristoranti e piccoli bistrot della città. La birra artigianale, Salinae nata dal connubio tra acqua, luppolo, orzo e sale dolce dall’aroma delicato e ottimo in accompagnamento di molte pietanze. La mattonella invece è un concentrato pressato di sale sulla cui superficie si possono cuocere sia carne che pesce. Moltissimi i piatti preparati con questo dolce sale che può essere acquistato in vari formati.Le saline che circondano Cervia sono spesso di colore rosa come i tanti fenicotteri che qui vivono nutrendosi dei suoi micro organismi. Avvistare folaghe, martin pescatori, tarabussini è piuttosto frequente da queste parti e gli amanti del bird watching non potrebbero aspirare ad una location migliore.Cervia e le sue saline sono la stazione più a sud del Delta del Po uno scenario naturalistico che si può esplorare anche in barca catturando immagini suggestive e scenari colorati specie al tramonto.
